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25.12.2007
AI MASCHI DI TERZA GENERAZIONE - BALLERINI ED ALTRI -
Carissimi
Ormai grandi, single o no,
siete sicuramente in grado di affrontare con la grinta tipica della famiglia le
più impegnative battaglie; di questo sono sicura e, comunque, ve lo auguro.
Ma:
-
mamma Rina Rosa ha fatto studiare indifferentemente maschi e femmine
perché credeva nell’istruzione (che affranca le femmine senza dar noia ai
maschi )
-
babbo Alfonso ha voluto che le femmine imparassero a cucire per
continuare ad essere ben diverse dai maschi
-
noi figli e figlie, forti di tanto insegnamento, abbiamo praticato e
fatto praticare con naturalezza la famosa parità fra maschi e femmine.
Io, femmina e
maschiaccio come ben sapete, torno un po’ indietro e dal basso del mio sito
“mamma cucina.com” che ancora non so usare benissimo, vi invito a continuare
questo processo di parificazione
Per cui
Nel
godere la dolcezza delle vostre serate nelle nuove famiglie, ricordate che voi
siete Uomini e loro sono Donne; voi fate gli Uomini e fate fare a loro le Donne.
Ma
Qualche volta, senza troppo clamore, cucinate voi qualcosa di semplice e lasciate loro a coccolarsi per poi coccolarvi meglio.
Queste sono alcune ricette di cucina che chiamerei “di famiglia” e che mi ha fatto piacere scrivere per voi. La vostra ricetta speciale aggiungetela voi e trasmettetela agli altri. Chissà che alla fine non venga fuori anche la ricetta della felicità !?1? Ve lo auguro di cuore
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25.12.2005
RIBELLIONE
- mamma stai attenta,
non andare in bici
- babbo non toccare il
computer
- la mia mamma non sa
far funzionare una macchina fotografica digitale, sarà meglio la prenda io
- zia, vengo a farti
questa manovra in macchina
- la mamma è stupida
perché non si è ricordata lo zainetto”
... and so on......
Amori belli
ricordo due detti toscani:
1)
parlar a figlia perché nuora intenda
2)
chi ha orecchi, intenda
e poi ne aggiungerei
un altro di Casadeiana memoria:
3)
“ Senza pecchie non c’è miele”
e parlo a tutti voi
giovani, figli e nipoti, da mamma e da zia,
Noi siamo orgogliosi
di voi.
Noi siamo felici, anzi
felicissimi, di sentirci coccolati da voi e ci sciogliamo come neve al sole
quando voi ci coccolate, ma per favore, non ci considerate i soliti vecchietti
scemi e fuori di testa come a volte vien fuori dai vostri discorsi.
1)
Prima di tutto perché siamo, in stretto ordine alfabetico, della razza dei
Ballerini, Gallina, Parrulli e Zappelli, tutte famiglie note per la loro
chiara intelligenza e laboriosità ( i Ballerini sono per tradizione un pò più
pazzerelli degli altri, ed hanno anche quel pò di Casadei, che, anche loro,
tutti sani non sono);
2)
poi perchè penso che, individualmente, proprio tanto stupidi non saremo
se da tre kili di ciccina rosa e pannolini siamo riusciti a tirar su otto
stanghelloni belli, bravi e intelligenti come voi; per
l’appunto siete tutti intelligenti e, per l’appunto, dovreste aver ripreso
proprio da noi anche quel pò di intelligenza che vi ritrovate.
E anche se le suorine dicevano che l’intelligenza è un dono di Dio, io ne
rivendico la priorità a nome di tutti noi adulti;
Dio l’ha regalata prima a noi che a voi, giusto per trasmettervela e
migliorarla. e così ringraziamo tutti il
Cielo.
3)
terzo, perché siamo anche molto soddisfatti della nostra vecchia ed arretrata
formazione culturale novecentesca che ci ha fatto
andare piano e lontano, anche se non ci abituato all’uso immediato
dell’informatica e del digitale...
La vostra splendida
cultura informatica, e Dio sa se ve la invidiamo, vi porterà un giorno a grandi
cose, e ve lo auguro, ma forse avete dovuto rincorrerla con tanta velocità che
vi siete lasciati alle spalle proprio la vecchia cultura novecentesca che ci
rinfacciate e, nel vortice del risucchio, avete perso anche quelle poche nozioni
che invece hanno bisogno di lenta, metodica, amorevole applicazione.
Per cui voi sapete
tutto sui computer, sulle digital cameras, sulle auto e sulle moto mondiali e
noi non ne sappiamo quasi niente.
Noi sappiamo altre
cose: ditemi un pò voi cos’è l’Irpef e che aliquote stiamo pagando, cos’è
l’Iva, cos’è l’Ici, e come fare per risparmiare su quei luce, acqua
telefono e gas che rendono così confortevoli le nostre belle case? ( a
proposito siete sicuri di sapere tutti dove sono i contatori di casa?).
E le vostre belle
musiche; siete proprio sicuri che anche noi non le ascoltiamo e le apprezziamo?
Forse non ci ricordiamo i nomi degli ultimi gruppi musicali, ma riconosciamo al
volo gli ultimi arrangiamenti rap dei “sapori di sale” dei nostri primi
amori. E voi? Voi sapete riconoscere un brano di Mozart da uno di Beethoven, uno
di Brahms da uno di Tchaikovsky? Nemmeno io, ma Alberto, Brunella, Daniela,
Gaetano, Giuseppe, Maria Chiara e Vittorio sicuramente un pò più di voi.
Le vostre case
familias ( non è un errore, avete tutti studiato Latino) sono pulite ed
in ordine; ma nessuno di voi fa le faccende domestiche, sicuramente perché noi
mamme sessantottine, con lavoro al femminile e possibilità di permetterci una
donna delle pulizie, ve lo abbiamo risparmiato per farvi fare i bravi ragazzi
nei viaggi di studio e nei corsi di nuoto, sci, tennis, computer...ecc...
Dopo averci fatto
adottare le teorie del dottor Spock, ora i media ci dicono che le faccende
domestiche abituano all’ordine nel vestire e nell’organizzare le proprie
giornate, nel controllare che niente sia stato perduto o sperduto nella
confusione e nella noncuranza.
Ma noi mamme
sessantottine ancora non lo sapevamo, e, comunque ve lo abbiamo risparmiato
pensando di fare il vostro bene.
Adesso, se per
risparmiare un pò non vogliamo una donna delle pulizie per troppi giorni,
nessuno mette in ordine le sue stanze. E noi mamme non ne abbiamo più voglia e,
soprattutto, adesso abbiamo anche il diritto
di pagarci una donna
delle pulizie invece che pagare i vostri viaggi, vestiti, golfini ecc...
Con questo, mai e poi
mai le vostre mamme pensano a recriminare o rinfacciare!
Perché, sia chiaro,
nessuno di noi si è mai sacrificato per voi. Primo, perché, se Dio vuole, non
abbiamo mai avuto bisogno di sacrificarci, secondo perché, per tradizione di
famiglia ( o sarà forse amore?), non lo abbiamo mai considerato un sacrificio.
Ci fa solo ribellare
il fatto che i nostri amori, i nostri ragazzi bravi, belli e buoni pensino a noi
come a vecchietti stupidi, ignoranti e rincoglioniti. Bisognosi di una mano, si;
un pò vecchietti, si; ma ignoranti no e non ancora proprio rincoglioniti per il
solo fatto di non saper guidare un computer.
A guidare un computer,
insegnatecelo voi, e dopo avercelo insegnato non ci cambiate la sequenza di
ingresso, altrimenti noi poi non ci capiamo più niente, non è proprio la
nostra materia!
In ogni caso, continuate pure a coccolarci; ci fa sempre molto piacere, così come quasi tutte le esternazioni che ci vengono da voi.
Per tutti questi ed altri motivi
oggi, in questa
luminosa e serena atmosfera di Natale 2005, vi sto regalando un vecchio CD con
una vecchia musica otto-novecentesca (forse la riconoscerete nei brani degli
ultimi Franz Ferdinand ); se lo ascolterete ogni tanto come “intervallo” fra
un reggae e un rock, potrebbe diventare il seme di una cultura più ampia e
disponibile, che spazi oltre il computer, i golfini ed i viaggi “di
istruzione”.
E’ una sfida!
E anche un augurio!
La copia di questa
lettera potrete trovarla, dopo capodanno, sul sito internet ( o sarà meglio un
dominio?- ditemelo voi) che Silvia, Cesare e Cosimo mi stanno regalando.
Come vedete, per i miracoli ci stiamo attrezzando.
Con immutato amore
la mà, la zì, la segr, la romp ... and so on....